Bonus Casa 2023: come funziona lo sconto in fattura

Bonus Casa 2023: non solo dichiarazione dei redditi

Bonus Casa 2023: con la Legge di Bilancio 2022 è stata estesa la possibilità di usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito d’imposta oltre dichiarazione dei redditi diretta. Queste novità sono entrate in vigore dal 1° gennaio 2022 e oltre ad essere diretti alle spese edili sostenute nel 2022, 2023, 2024 e, per il solo superbonus 110%, nel 2025, prevedono anche i bonus riguardanti i box auto, le barriere architettoniche e l’eliminazione del visto di conformità per i piccoli lavori.

Sconto in fattura e cessione del credito

Come detto, con il Decreto di Rilancio oltre all’Ecobonus e al Superbonus 110% è stato introdotto lo sconto in fattura e la cessione del credito agli istituti di credito e ad altri intermediari finanziari. arredare varranno per il 2022, 2023, 2024 e come visto per il Superbonus 110% fino al 2025.

Ovviamente in questo modo il governo sta dimostrando di voler puntare sull’edilizia per fronteggiare la crisi dovuta alla pandemia e finalmente voltare pagina verso una vera e propria svolta green in linea con la politica europea.

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Interventi edili e detrazione dalle tasse

Attualmente chi realizza degli interventi edili, energetici ed impiantistici nella propria abitazione può usufruire di uno sconto. In particolare è possibile:

  • detrarre una quota dalle future tasse,
  • cedere credito a banche e istituti di credito in cambio di denaro,
  • cedere credito ad una particolare impresa in cambio di uno sconto in fattura.
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Bonus Casa 2023: come funziona lo sconto in fattura – brian babb – unsplash

Bonus Casa 2023: come funziona lo sconto in fattura?

Invece di optare per la detrazione fiscale sull’Irpef, da spalmare in 10 o 5 anni, lo sconto in fattura è una modalità di rimborso spese che consente di ricevere di uno sconto applicato sulla fattura del fornitore. In particolare l’azienda che effettua l’intervento si fa carico di anticipare al cliente, in una volta sola, l’intera somma detraibile dalle imposte necessaria a coprire le spese dell’intervento edile. Inoltre, è bene specificare che lo sconto in fattura non deve essere confuso con la cessione del credito. Infatti, queste due modalità hanno caratteristiche diverse e differenti destinatari.

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Bonus Casa 2023: come funziona lo sconto in fattura – dorian hurst – unsplash

Sconto in fattura o cessione del credito?

Lo sconto in fattura e la cessione del credito, come visto, sono due alternative alla detrazione Irpef. Ma qual è la principale differenza tra le due?

Tramite lo sconto in fattura, l’impresa che realizza i lavori, come visto, anticipa la spesa detraibile. Quindi, nel caso di Superbonus, non bisogna versare nulla. Mentre, negli altri casi di Ecobonus, è necessario liquidare una sola quota della spesa. Successivamente, l’impresa può cedere o meno il credito a banche o ad altri intermediari.

Invece, per quanto riguarda la cessione del credito, è indispensabile cedere in maniera diretta il credito a terzi, quali banche, Poste, assicurazioni o altri soggetti), quindi senza un contatto diretto con le imprese e i fornitori.

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Bonus Casa 2023: come funziona lo sconto in fattura – giorgio trovato – unsplash

Come ottenere lo sconto in fattura?

La procedura dello sconto in fattura è molto più snella rispetto a quella necessaria per la cessione del credito. Infatti, l’unica cosa necessaria è quella di trovare un’impresa disposta ad accettare la proposta. Ovviamente, questa non è una pratica semplice. Tuttavia, una volta trovata sarà necessario, come detto, non versare nulla e ricevere una fattura di zero euro in caso di Superbonus, o pagare la metà della fattura nel caso di bonus ristrutturazione.

Terzo step: comunicazione all’Agenzia delle Entrate

Per l’avvio dei lavori è necessario, sia nel caso di cessione del credito, sia che di sconto in fattura, inviare un’apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate, entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese, contenente la dichiarazione di trasferimento di credito alla banca o all’impresa. Infatti, in mancanza di questa comunicazione, la cessione è inefficace.

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Bonus Casa 2023: come funziona lo sconto in fattura – akin cakiner -unsplash

Quali sono i lavori edili per i quali è valido lo sconto in fattura?

I lavori edili che prevedono la possibilità di poter usufruire dello sconto in fattura sono:

  • Le ristrutturazioni edilizie comprendenti tutti i lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo, effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali.
  • I lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, sulle singole unità immobiliari.
  • Quelli per l’efficientamento energetico come l’installazione di impianti solari fotovoltaici ed anche l’installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.
  • I lavori antisismici.
  • Quelli per il recupero o il restauro della facciata degli edifici esistenti, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna.

Inoltre, il nuovo provvedimento da 55 miliardi di euro, ha esteso le categorie che possono beneficiare dello sconto in fattura. Quindi, oltre ai condomini e alle singole unità immobiliari, attualmente possono usufruire dei vantaggi dello sconto in fattura anche tutti quelli che hanno in programma di effettuare delle ristrutturazioni edili nelle seconde case.

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