Tavoli Allungabili Design: Migliori Marche e Prezzo

TAVOLI ALLUNGABILI, GUIDA COMPLETA

  1. Storia del tavolo
  2. Funzione sociale del tavolo
  3. Come organizzare un matrimonio
  4. Tavoli da esterno
  5. Tavoli da interno
  6. Tavoli allungabili
  7. Altre tipologie di tavoli
  8. Materiali di costruzione e stile
  9. Un tavolo in ogni stanza
  10. Tavoli particolari
  11. Tavoli che non ti aspetti
  12. Scelta di un tavolo perfetto

Storia del tavolo

Per raccontare e comprendere la storia del tavolo bisogna innanzitutto capire la sua importanza nella vita quotidiana.

Quello che oggi consideri (a ragione) un elemento imprescindibile del tuo arredamento non ha sempre avuto la stessa considerazione nel susseguirsi delle varie epoche storiche.

Partiamo da lontano. Ti sembrerà incredibile ma già gli uomini primitivi avvertirono l’esigenza di avere un piano d’appoggio orizzontale comodo e stabile, su cui poter sistemare il cibo procuratosi. Quello che potremmo definire un tavolo primordiale compare quindi sulla scena del mondo sin dall’età della pietra, con la comparsa dei primi nuclei famigliari, antenati della famiglia coniugale.

Naturalmente non è possibile attribuire a questa tipologia di tavolo il significato consueto con cui lo identifichiamo oggi, ma è importante notare come questi uomini avessero individuato proprio nel tavolo, insieme agli attrezzi da caccia e qualche scodella, un mezzo indispensabile per soddisfare le semplici esigenze quotidiane.

Anche le tribù nomadi usavano portare i tavoli nei loro spostamenti. Questi tavoli erano leggeri e smontabili, così da poter essere facilmente trasportati e rimontati all’occorrenza.

Tavolo Tripode  Delfico

Le prime testimonianze concrete sui tavoli, però, ci giungono dall’antica Grecia e, successivamente, dall’Impero Romano. In epoca greco-romana i tavoli non avevano ancora le tipiche quattro gambe, ma un unico piede centrale diviso in tre parti. Probabilmente questa caratteristica trova la sua origine nel tripode delfico, molto diffuso nell’antica Grecia.

I classici tavoli rettangolari con quattro gambe, invece, erano estremamente comuni e si diffondono con i primi riti legati al matrimonio in Egitto e in Babilonia. Anche questi tavoli si diffusero rapidamente durante l’Impero Romano, periodo in cui spesso servivano ad adornare le case signorili dei nobili.

Tali tavoli erano di solito costruiti in maniera eccellente. Le gambe potevano essere sia separate che incrociate. Esse riproducevano figure animali o umane e si distinguevano per la lavorazione sublime. Di maggior pregio poi, erano i piani: realizzati quasi sempre in legno o marmo, vedi tavoli allungabili in legno, venivano talvolta impreziositi da finiture d’avorio e pietre rare, o da metalli pregiati come il rame, l’argento e l’oro.

Un cambiamento radicale nella concezione e nella realizzazione dei tavoli si verifica in epoca rinascimentale, quando anche i matrimoni si diffondono allargandosi a tutti i ceti sociali.

Nel Rinascimento il tavolo cessa di avere una caratterizzazione prevalentemente elitaria ed inizia a far parte della quotidianità di tutte le famiglie. Se fino a questo momento gli unici tavoli “non smontabili” erano quelli presenti negli sfarzosi ambienti nobiliari, ora in tutte le abitazioni si diffonde l’abitudine di avere un tavolo solido, con il piano ben lavorato e le gambe tornite, come parte integrante del proprio arredamento nonché, come vedremo più avanti, della propria vita quotidiana.

Questo non vuol dire che scompaiono dalla scena i tavoli ornamentali, anzi.

Un esempio eccellente di tavolo rinascimentale è il Tavolo Farnese, attribuito a Giacomo Barozzi da Vignola, ed oggi esposto a New York presso il Metropolitan Museum of Art.

Verso la fine del Rinascimento nasce in Italia, a Roma, un nuovo movimento culturale capace di influenzare la musica, la letteratura, la filosofia e l’arte nel suo complesso: il Barocco.

tavolo barocco

Le forme ed i motivi fantasiosi del Barocco si ritrovano anche nell’arredamento e nell’arte di costruire mobili. La caratteristica predominante di queste opere è la proposizione di forme sinuose, mai lineari, arricchite da materiali pregiati di ogni genere, come pietre e metalli, ed una forte predilezione per le decorazioni dorate.

Naturalmente anche la costruzione di tavoli risente dell’influenza barocca.

Gli ebanisti non si dedicano più soltanto alla fabbricazione di tavoli fine a se stessa, ma si specializzano nella realizzazione di intarsi e decorazioni molto sofisticate.

Queste lavorazioni si riscontrano sia nei piani, dove marmo, finto legno e persino squame di tartaruga si alternano alle pitture e agli intarsi, sia nelle gambe, che diventano colonne a chiocciola e vengono adornate con conchiglie e foglie d’acanto.

Nella prima metà del ‘700 un nuovo stile ornamentale nasce come tendenza legata alla celebrazione dei matrimoni eleganti in Francia ed inizia a diffondersi in tutta Europa: il Rococò.

Con questo stile le dimensioni e gli eccessi del Barocco si attenuano e lasciano spazio ad opere più “leggere”. Gli artisti dell’arredamento tendono ad ammorbidire le forme, cercando di renderle più semplici ed armoniose. Allo sfarzo ed al lusso si preferisce la comodità.

Questo comporta la realizzazione di tavoli molto più leggeri e pratici, meno pomposi ma più adatti all’uso quotidiano. Sempre nel periodo Rococò va registrata la prima comparsa dei cosiddetti tavoli-scrittoio.

Veniamo quindi al periodo (ed allo stile) neoclassico, che vede la sua massima forma di espressione durante l’impero di Napoleone I, da cui la denominazione di Stile Impero. In questa fase storica i mobili sono ancora una volta decorati in maniera minuziosa, ricca di particolari, con una predilezione particolare per le ghirlande, i fiori e le foglie. Si cerca di prestare molta attenzione alla simmetria senza mai trascurare l’eleganza.

Per quanto concerne i tavoli e la loro funzione, invece, va segnalato un accadimento importante: nella seconda metà del settecento, infatti, per la prima volta nelle abitazioni si crea un ambiente esclusivamente dedicato all’intrattenimento di rapporti sociali ed agli incontri: il salotto. Ciò comporta un accrescimento dell’importanza del tavolo come componente essenziale di arredamento da ostentare quotidianamente agli occhi di amici e conoscenti.

Al giorno d’oggi non esiste uno stile di arredamento predominante, soprattutto perché alla pura ricerca dell’estetica, il matrimonio moderno sostituisce una diversa concezione dell’ambiente domestico; si è passati infatti a privilegiare la funzionalità dei mobili. Gli ambienti sono sempre più piccoli e vissuti in maniera più fugace, quindi l’arredamento deve essere pratico, essenziale, razionale, ancor prima che bello. Questo discorso si estende naturalmente anche ai tavoli. La caratteristica più ricercata tra chi decide di acquistare un tavolo è senza dubbio la possibilità che lo stesso sia un tavolo allungabile.

Ciononostante non mancano correnti di pensiero e scuole di design. Nell’ultimo decennio si è molto diffusa anche una figura professionale addetta esclusivamente all’arredamento di spazi chiusi: l’interior designer (o arredatore d’interni) che segue i novelli sposi nella scelta e nella disposizione degli arredi. Va inoltre ricordata la nascita, nel 1961, del Salone Internazionale del Mobile, che ad oggi rappresenta la più importante occasione d’incontro, a livello mondiale, per tutti coloro che si occupano di casa e arredamento, come per le giovani coppie che convolano a nozze.

Funzione sociale del tavolo: elementi simbolici

Il tavolo, nell’immaginario collettivo contemporaneo, viene visto e vissuto come elemento centrale della vita domestica. Quando si parla di tavoli, però, spesso si trascurano le associazioni simboliche che ad essi possono essere collegate.

Abbiamo già visto come nelle diverse epoche storiche, a seconda dei modelli sociali predominanti a partire dal matrimonio, i tavoli siano passati dall’essere “smontabili”, quindi quasi di intralcio, ad “elementi di arredamento imprescindibili”. Ciò è accaduto perché si è sviluppata la consapevolezza che i pasti in famiglia sono occasioni di ritrovo e dialogo, non solo un mero bisogno fisiologico da soddisfare. Il nucleo famigliare, nella maggior parte dei casi, vive un solo momento (al massimo due, per le famiglie più fortunate) di riunione quotidiana: la cena. Tale momento diventa quindi un’occasione unica per scambiarsi idee, opinioni, condividere con i propri cari gli avvenimenti della giornata, i problemi e le gioie.

Come non parlare poi della collocazione dei tavoli allungabili all’interno della casa. Se al tavolo della cucina si attribuisce una funzione simile a quella appena descritta, molto familiare, quasi intima, raccolta, totalmente diverso è il fine di un tavolo presente nella sala da pranzo o nel salotto. Nella sua funzione sociale questo tavolo ha integrato quando non sostituito nella vita matrimoniale, il ruolo che per centinaia di anni è spettato al focolare. A partire dal XV secolo, infatti, esso diventa il centro sociale della casa, attorno al quale gli uomini si riuniscono per conversare, ospitare, intessere relazioni, migliorare la propria immagine sociale. Questo schema di pensiero non è probabilmente riproducibile nella cultura moderna, poiché oggigiorno le case sono molto più piccole e prevedono una “fusione” tra cucina e sala da pranzo. Il tavolo deve essere di conseguenza adatto ad ogni occasione, versatile e funzionale.

Anche la forma comporta un gran numero di implicazioni in termini sociologici.

tavolo rettangolare

Se oggi dovessi disegnare un tavolo generico, proprio come un bambino delle elementari, sicuramente lo faresti rettangolare e con quattro gambe, perfettamente geometrico.

L’esempio del disegno contribuisce a mettere in risalto un cliché mai del tutto abbandonato, quello del tavolo rettangolare appunto. Sebbene gli artisti dell’arredamento moderno cerchino di realizzare opere sempre più fantasiose, noi tutti continuiamo a considerare quella rettangolare la forma più adatta ad un tavolo.

Questa convinzione nasce dalla necessità di attribuire una certa importanza alla disposizione dei commensali. Ecco dunque che la collocazione dei posti a sedere è strettamente correlata alla forma.

Se pensiamo ai componenti della famiglia classica basata sul matrimonio, sin dall’antichità il ruolo di capotavola, perché proprio di ruolo si tratta, è stato riservato al capostipite, generalmente l’uomo più anziano della famiglia. Il capotavola ha la possibilità di guardare tutti gli altri commensali senza mai doversi voltare e, viceversa, fare in modo che tutti gli altri si voltino nel momento in cui decide di esprimere opinioni, elargire consigli. L’attenzione nei suoi confronti è massima, completa.

Spesso nelle famiglie fondate sul matrimonio nobiliare di un tempo, si usava far sedere il marito e la moglie ai due capotavola, mentre tutti gli ospiti venivano disposti sui lati lunghi del tavolo. Lo stesso veniva fatto con i figli. Ciò consentiva di trasmettere un senso di dominio, imponenza, supervisione sulla tavola, per quanto lunga fosse.

Solo col passare del tempo e col mutare delle condizioni sociali si iniziano a realizzare tavoli dalle forme più democratiche: quadrati o rotondi.

Da non trascurare è la funzione educativa che un tavolo riveste. Quante volte da bambino ti hanno ripetuto: “non ci si alza da tavola prima di aver finito il pranzo”, “siediti in maniera composta” o ancora “evita di mangiare con le mani”?

Naturalmente anche questi modelli educativi, con le relative raccomandazioni, sono strettamente connessi al periodo storico ed al modello sociale dominante. Resta costante, però, la voglia dei genitori di approfittare di un momento di unione familiare per trasmettere valori ai propri figli.

tavolo e religione

Un legame molto solido è quello tra tavolo e religione. Basti pensare al simbolismo e alla funzione che un tavolo particolare come l’altare riveste in molte fra le più importanti religioni. Utilizzato soprattutto per la celebrazione di riti come il matrimonio, l’altare è anche simbolo di purificazione e sacrificio. Spesso, nell’antichità, gli altari sono stati impiegati non solo per l’offerta di doni, ma anche per il sacrificio di animali ed esseri umani.

Sarebbe impossibile parlare del rapporto tra tavoli e religione senza menzionare la cena probabilmente più famosa della storia, quella concepita dal genio di Leonardo da Vinci. Nell’Ultima Cena, esposta presso il Refettorio del Convento di Santa Maria delle Grazie a Milano, gli aspetti religiosi si mescolano in maniera eccezionale con quelli sociologici. Così Gesù, nonostante sia la guida indiscussa dei dodici apostoli, non viene raffigurato a capotavola ma posto al centro della scena; ciò potrebbe essere interpretato con un duplice significato: da un lato si ribadisce la centralità della figura di Cristo, e dall’altro lo si mette sullo stesso piano dei suoi commensali, non in una posizione privilegiata.

Quante sono poi le evocazioni simboliche e metaforiche del tavolo che si sentono ripetere ogni giorno: un tavolo di trattative, di confronto, di concertazione, politico; battere i pugni sul tavolo, organizzare una tavola rotonda ecc. Tutte, a prescindere dal loro significato intrinseco, hanno una caratteristica comune, ovvero identificano il tavolo come luogo simbolico dove riunirsi per confrontarsi, discutere, argomentare, far valere le proprie ragioni, litigare, un vero e proprio centro di vita sociale.

Il tavolo smette dunque di essere un semplice complemento d’arredo.

Come organizzare un matrimonio

organizzare un matrimonio

Se ti stai chiedendo come organizzare un matrimonio molto probabilmente in questo periodo stai anche cercando il tavolo ideale per il tuo salotto o per la tua cucina, scegliendo divani, armadi, sedie e altri complementi d’arredo. Se ti trovi in questa situazione è molto probabile che tu stia facendo due cose insieme, arredare casa e organizzare il tuo matrimonio. Se è vero che l’80% di chi arreda la propria casa, sta contemporaneamente portando avanti i preparativi per le proprie nozze, è del tutto evidente come il tema dell’organizzazione del matrimonio sia uno dei problemi più sentiti anche da chi si interroga su come scegliere il tavolo ideale rispetto allo stile, alla forma e ai materiali.

Sarà quindi importante tenere separate le cose, considerando che tanto le scelte riguardanti il matrimonio, come la location per le foto, il ristorante per il ricevimento e soprattutto l’abito nuziale, quanto quelle legate all’arredamento, che prevedono il girare senza sosta per mesi tra saloni allestiti e siti e-commerce di arredamento, metteranno a dura prova la nostra resistenza allo stress e spesso la nostra sopportazione fisica.

In ogni caso, se cerchi indicazioni genericamente utili per organizzare un matrimonio economico, prova a consultare questa guida low budget su Wikihow. 

Come non impazzire dunque? Semplicemente allungando i tempi dell’organizzazione del matrimonio, perché il problema principale in questi casi è senza dubbio il tempo a disposizione per fare tutto. Quanto tempo serve per i preparativi nuziali? Mediamente un anno nel sud Italia e 6 mesi nel centro nord. Pare che nel meridione infatti, le giovani coppie impieghino più tempo perché il ricevimento è mediamente più grande per numero di invitati da gestire e per tutta una serie di particolari legati alla musica e all’intrattenimento, meno richiesti al nord.

Come organizzare il matrimonio in tre mesi

Quella di allungare i tempi dei preparativi, può certamente essere una strada utile per gestire l’organizzazione del matrimonio da un lato e le scelte di arredo casa dall’altro, tuttavia il tempo è denaro e talvolta si è costretti a fare tutto di corsa soprattutto quando a complicare le cose c’è una gravidanza inaspettata (ma certo gradita) o un trasferimento per motivi di lavoro, nel qual caso però probabilmente non dovrai scegliere i mobili e arredare, perché almeno all’inizio si opta per affittare appartamenti già arredati.

Immagina la situazione più nera:

Hai appena trovato la casa dei tuoi sogni e insieme alla tua futura moglie, avete deciso di prenderla in affitto dal momento che non avete ancora abbastanza soldi per comprarne una. Dal momento in cui firmi il contratto di locazione a quello in cui devi cominciare a pagare l’affitto, solitamente hai trenta giorni per effettuare i lavori di imbiancatura, eventuali piccole ristrutturazioni e per fare il trasloco. Tutto diventa difficile se però non hai alcun trasloco da fare, perché non hai ancora comprato i mobili; addirittura impossibile se in quel mese stai anche ultimando i preparativi per il matrimonio… ah dimenticavo, la tua compagna è incinta e sta per venirle un esaurimento nervoso, quindi non sai davvero come fare.

Per fortuna alla fine si risolve sempre tutto, cerca magari di muoverti per tempo, limitare il numero degli invitati al ricevimento e cercare un ristorante che gestisca in autonomia gli aspetti legati alla torta, alla musica, agli addobbi dei tavoli e alla loro disposizione durante il pranzo nuziale. Una volta libero da questi pensieri, potrai concentrarti su come scegliere il tavolo per il tuo nuovo salotto, pur nel poco tempo a disposizione.

Tavoli da esterno

La posizione ideale per un tavolo

tavolo da esterno

Vuoi acquistare un tavolo da esterno? Bene, sei decisamente nel posto giusto.

Le proposte per acquistare tavoli online sono tantissime e molto diversificate, dunque è bene tenere a mente quali caratteristiche devi valutare prima di procedere.

Innanzitutto cerca di capire dove vorrai posizionare il tuo tavolo. Questa scelta è molto importante perché, sia che tu disponga di una terrazza che di un grande giardino, la posizione incide almeno su due fattori critici: esposizione alle intemperie e spazio disponibile. Inutile dire che in questo modo si innesca un circolo vizioso che coinvolge anche i materiali di costruzione e le dimensioni del tavolo. Ma procediamo per gradi. Stavamo parlando della posizione ideale per un tavolo da esterno.

Anche se può sembrare scontato dirlo, la posizione migliore è quella in linea con le tue esigenze e le tue possibilità. Proviamo a spiegarci meglio.

Un tavolo da esterno necessita di molta più protezione e manutenzione di quanto non accada per uno identico da interno. L’esposizione al sole, alla pioggia, allo smog (nel caso tu viva in un posto molto trafficato) contribuiscono a sporcare ed usurare più in fretta i materiali. Di conseguenza se disponi di uno spazio protetto dalle intemperie, dovresti sceglierlo come luogo ideale in cui posizionare il tavolo.

Naturalmente c’è la possibilità di ricorrere a forme di copertura provvisorie, come un semplice gazebo, per attenuare questi effetti negativi.

Se invece sei un appassionato di sole e vuoi goderti appieno le calde giornate estive, non temere, con un po’ di lavoro e seguendo i nostri consigli, riuscirai a conservare in perfetto stato il tuo tavolo da giardino.

Dicevamo che anche lo spazio disponibile è molto rilevante nella scelta. Tieni conto che i tavoli da esterno possono variare dal piccolo tavolino pieghevole, al grande tavolo in versione salotto, con poltrone annesse. Anche in questo caso dovrai tenere in considerazione le possibilità che la tua casa ti offre e le esigenze da soddisfare. Metterai il tuo tavolo in terrazza, su un piccolo balcone o in giardino? O, perché no, accanto alla piscina? E ancora, il tavolo ti serve per le tue cene romantiche in vista del matrimonio, illuminate dalle stelle, o vuoi usarlo come semplice piano d’appoggio per gli aperitivi pomeridiani? Mangi solo con la tua famiglia o inviti spesso tanti amici?

Ecco alcuni esempi di soluzioni completamente agli antipodi.

  1. Un piccolo tavolo da caffè, basso, dal design accattivante. Ideale per aggiungere un tocco di stile al tuo arredamento da giardino.
  2. Un tavolo allungabile semplice e pratico, adatto ad ogni occasione, resistente e funzionale.
  3. Un tavolino che, insieme ad un divano e due poltrone, compone un set da giardino elegante e di qualità.

Nel caso in cui non dovessi avere le idee tanto chiare da privilegiare una soluzione così definita, ricorda che esistono degli eccellenti compromessi per scegliere un tavolo adatto alla maggior parte delle occasioni d’uso.

Tra queste alternative non vanno certamente sottovalutati i tavoli in plastica. Ecco quindi che passiamo ad analizzare il materiale di costruzione, forse la caratteristica più importante da valutare al momento della scelta.

Quale materiale per un tavolo da esterno?

tavolo giardino

I tavoli in plastica hanno il vantaggio di essere più economici, leggeri, smontabili e, quindi, utilizzabili all’occorrenza. Possono inoltre essere realizzati in resina o in poliuretano. La resina è molto più resistente, mentre il poliuretano è più economico e leggero.

I tavoli in plastica, oltre che essere meno costosi, ti offrono una gamma di soluzioni davvero ampia. In commercio se ne trovano di piccoli e quadrati, grandi e rettangolari, fissi, allungabili, con le gambe pieghevoli o smontabili. Esistono poi anche quelli con il piano decorato, che coniugano la praticità con un tocco di stile.

Da non sottovalutare, quando si parla di tavoli in plastica, la possibilità di sceglierne uno che abbia il foro per l’ombrellone. Questa opzione può essere valida per chi ad esempio possiede una piscina, o per tutti quelli che vogliono godersi il sole senza rinunciare al piacere del fresco nelle ore più calde.

Anche la manutenzione è un punto di forza dei tavoli in plastica. Possono essere facilmente lavati con acqua e detergenti (basta evitare quelli eccessivamente aggressivi) e smontati, o ripiegati, nei mesi di inutilizzo invernale.

Un materiale molto utilizzato per i tavoli da esterno è il rattan. Questo materiale ha come punto di forza una leggerezza estrema, unita alla stabilità ed una certa eleganza. I tavoli in rattan presentano spesso un ripiano di vetro, vedi tavoli allungabili in vetro, in grado di conferire un maggior pregio estetico e diminuire le difficoltà di pulizia. Il rattan, infatti, tende ad impolverarsi molto spesso e, a causa dei tanti intrecci, dovrebbe essere pulito di tanto in tanto in maniera approfondita utilizzando l’aria compressa.

Esistono poi diverse tipologie di tavoli metallici. In particolare, tra i più comuni, i tavoli in alluminio, in acciaio ed in ferro battuto. Il metallo è sinonimo di affidabilità, resistenza, durata nel tempo. Il ferro battuto, inoltre, è anche molto bello da vedere e grazie al suo stile retrò è perfetto per essere utilizzato come sweet table in un matrimonio shabby chic. Trattandosi di tavoli da esterno, però, non dimenticare che gli agenti atmosferici (in particolare la pioggia) possono avere un’incidenza piuttosto negativa. Può capitare, infatti, che questi tavoli mostrino negli anni sgradevoli ossidazioni. Neppure la praticità può essere elencata tra i pregi di un tavolo in metallo, che spesso è molto pesante e scomodo da spostare.

Il materiale certamente più diffuso ed apprezzato per un tavolo da esterno è il legno. I tavoli in legno combinano la resistenza e l’eleganza del ferro battuto con una maggior manegevolezza e versatilità. Sono realizzati in diverse forme e dimensioni e possono essere sia fissi che allungabili, quindi si adattano bene a qualsiasi occasione d’uso come ad esempio un matrimonio country all’aperto. Il prezzo di un tavolo di legno è piuttosto variabile, molto dipende dalla qualità del legno scelto (considera che esistono anche opzioni ibride, ad esempio con legno ed alluminio) e dalla tipologia di lavorazione.

Per i tavoli da giardino di solito si preferisce il legno teak, ideale per resistenza e durata nel tempo.

La principale nota dolente è costituita dalla manutenzione. Per questi tavoli le attenzioni e la cura devono essere massimi.

È bene mettere in conto che un tavolo di legno, affinché possa preservare la sua resistenza e la sua lucentezza, deve essere manutenuto con cadenza almeno annuale.

Non aspettare che il tuo tavolo si deteriori o si scolorisca troppo, in quel caso le possibilità di riportarlo al suo naturale splendore sono decisamente minori.

Le operazioni di manutenzione non sono lunghe e complesse, ma richiedono impegno e un po’ di pazienza.

Innanzitutto il tavolo va lavato in maniera accurata, utilizzando un detergente neutro e una spazzola per rimuovere le eventuali impurità. Nel caso in cui dovessero presentarsi incrostazioni più ostinate, queste si potrebbero rimuovere con della carta abrasiva o, nei casi più estremi, usando una piccola levigatrice.

Una volta asciugato si può procedere alla stesura degli oli, uno per la protezione ed uno per la lucidatura. Nel caso tu possegga un tavolo di legno teak, non dimenticare di scegliere un olio specifico, perché il teak è un legno esotico molto più compatto e resistente, che quindi potrebbe non assorbire in maniera adeguata un olio generico.

Un piccolo suggerimento che devi assolutamente seguire è lasciare asciugare il tavolo qualche giorno in un luogo protetto, onde evitare che insetti o sporcizia si depositino sullo stesso, pregiudicando tutto il tuo lavoro.

Una menzione tra i tavoli da esterno meritano infine i tavolini da campeggio. Questi ultimi sono estremamente leggeri e ripiegabili, affinché possano essere trasportati agevolmente ed occupino poco spazio. Tra i modelli più interessanti quelli che assumono la forma di una valigetta ed includono anche piccoli sgabelli.

Tavoli da interno

tavolo da cucina

Se scegliere un tavolo da esterno ti è sembrata un’impresa ardua, sappi che scegliere un tavolo da interno è assai più complesso.

Non vogliamo spaventarti, ma semplicemente aiutarti a prendere una decisione consapevole, che ti soddisfi e duri nel tempo, proprio come un buon matrimonio. Partiamo dunque con un’analisi dettagliata di tutte le caratteristiche tecniche dei tavoli, per poi esaminare le soluzioni disponibili stanza dopo stanza.

La forma e le dimensioni di un tavolo

Nei paragrafi precedenti abbiamo già iniziato a parlare di forma, soprattutto da un punto di vista sociologico. Vediamo ora quali sono le forme più comuni in relazione alla praticità d’uso, al numero di commensali e allo spazio occupato.

La forma certamente più scelta è quella rettangolare, perché consente un maggior numero di posti a sedere e si adatta facilmente a tutti gli ambienti della casa.

Le dimensioni di un tavolo rettangolare chiuso o fisso (senza considerare l’eventuale allunga) variano molto:la lunghezza può spaziare dai 70 ai 140-150 cm, mentre la larghezza si attesta di solito sui 70-80 cm; l’altezza invece è compresa tra i 65 ed i 75 cm.In alcuni modelli l’altezza può essere anche regolabile.

Un tavolo rettangolare è perfetto per le stanze che hanno una forma allungata ma, seppur con qualche compromesso, può essere utilizzato anche in ambienti diversi, inoltre è l’ideale per chi pensa di allargare la famiglia dopo il matrimonio.

Ad esempio quella rettangolare è la forma che si presta meglio per essere posizionata aderente a una parete o a un mobile. Di solito quando si fa una scelta del genere si preferisce lasciare liberi i due lati lunghi perché le differenze in termini di ingombro non sono enormi, ma al contempo i posti a sedere disponibili sono più numerosi. In questo modo inoltre si può sfruttare l’eventuale allunga del tavolo senza problemi, a meno che la stessa non preveda l’estrazione di una prolunga centrale.

Un bell’esempio di tavolo rettangolare, classico ed elegante, è il modello Tokio prodotto da Calligaris, così come il tavolo Cruz di Bontempi.

Veniamo quindi al tavolo quadrato. Tale soluzione dovrebbe essere preferita in caso di ambienti molto grandi per evitare che il tavolo passi in secondo piano e “si perda” nel resto dell’arredamento.

Per avere un’idea più chiara, considera che un tavolo quadrato da 140×140 cm, ideale per 8 persone, ha bisogno di uno spazio circostante di almeno 260×260 cm; anche se potrebbe essere maggiormente valorizzato in una stanza molto più ampia.

Le dimensione minime di un tavolo quadrato per due persone (ad esempio due giovani sposi) si aggirano sui 65-70 cm. Quelli tra i 70 ed i 90 cm sono invece ideali per tre o quattro coperti.

Un piccolo consiglio che devi ricordare se decidi di acquistare un tavolo quadrato pur non disponendo di spazi grandi, è di posizionarlo con un angolo di circa 45° rispetto alla parete, non parallelo ad essa. In questo modo, a parità di distanza dalla parete stessa, la possibilità di fruizione e di movimento delle sedie risulta essere maggiore.

Ecco un tavolo quadrato della serie “La Locanda”, di Calligaris, in una duplice versione: con colonna centrale e con quattro gambe.

Un tavolo che certamente non ha problemi di angolazione e posizionamento rispetto alla parete è quello rotondo. La caratteristica prevalente in un tavolo rotondo, al pari di quello quadrato, è la sua capacità di favorire la socializzazione dei commensali.

Le similitudini con il tavolo quadrato riguardano anche le dimensioni necessarie per il posizionamento. Considera infatti che anche il tavolo rotondo tende ad essere quasi anonimo, insignificante, qualora non venga ubicato in uno spazio sufficientemente grande.

La capienza in quanto a numero di sedie, è più elevata grazie all’assenza di spigoli, quindi le misure ideali, considerando il diametro come parametro di riferimento, possono essere immaginate come segue: 55-60 cm per due persone, dai 70 ai 90 cm per 3-4 persone, circa 110 cm per 5 persone, almeno 125 cm per 6 persone e così via.

Questo tavolo Casprini dal diametro di 140 cm, ad esempio, potrebbe garantire posti a sedere per 8-9 persone.

Una giusta via di mezzo tra il tavolo rotondo e quello rettangolare è costituita dal tavolo ovale o ellittico. Le dimensioni e il posizionamento sono molto simili a quelle descritte nel caso della forma rettangolare, ma la disposizione uniforme dei commensali richiama senza dubbio il tavolo rotondo.

Una meravigliosa combinazione tra rotondo ed ovale è quella ideata ancora una volta da Bontempi per il suo tavolo Barone, che in origine è rotondo ma diventa ovale una volta allungato.

Se infine hai una stanza particolare, in cui lo spazio da dedicare al tavolo non ha una forma ben definita e delle dimensioni ridotte, puoi ricorrere ai tavoli sagomati, ovvero dei tavoli dalla forma irregolare progettati proprio per accontentare le persone più esigenti, sia in termini di design che in termini di necessità. Il tavolo sagomato si sposa bene con un arredamento in stile moderno, spesso preferito dalle giovani coppie appena sposate. Di solito i tavoli sagomati non prevedono sistemi di allunga. Molto particolare questo modello Butterfly di Tonin Casa.

Alle dimensioni dei tavoli appena descritte va aggiunto lo spazio da tenere in considerazione per la seduta. L’ingombro delle sedie inutilizzate è di circa 30 cm, ma questa misura va all’incirca raddoppiata nel momento in cui ci si mette a sedere.

Naturalmente queste dimensioni si equivalgono per tutte le forme di tavoli anche se, come abbiamo visto, alcuni modelli necessitano di molto più spazio circostante, ben oltre quello utile per la seduta.

Tavoli allungabili

tavoli allungabili

Quando si parla di tavoli, quasi tutti pensano a due sole tipologie: fissi e allungabili. Come vedremo esistono invece moltissime soluzioni differenti capaci di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza, anche le più impensabili.

tavoli fissi probabilmente non necessitano di spiegazioni particolarmente approfondite. Tralasciando la ricerca legata alle innumerevoli forme di design (si costruiscono tavoli davvero per tutti i gusti), siamo certi che ci sia davvero poco da aggiungere alle tue idee e alle tue conoscenze in merito.

In questa guida, dedicheremo un’attenzione maggiore ai tavoli allungabili, concentrandoci principalmente sui diversi sistemi di allunga. Prima di approfondire i vari meccanismi è bene precisare che spesso il sistema di allunga non coinvolge solo il piano del tavolo ma anche le gambe, che in alcuni modelli sono mobili e si spostano all’ampliarsi del piano.

Fino a qualche decennio fa il meccanismo più diffuso per i tavoli allungabili erano le cosiddette prolunghe laterali. Le prolunghe potevano essere sia simmetriche, quindi estraibili in maniera indipendente dalle due estremità del tavolo, sia asimmetriche, cioè estraibili solo da uno dei lati del tavolo.

Questo sistema è stato un po’ accantonato nel corso degli anni a causa della scarsa stabilità delle zone allungate, molto più fragili perché parzialmente sospese nel vuoto. Anche se alcuni modelli sono ancora realizzati in questo modo e prevedono dei meccanismi di rinforzo atti a garantirne la resistenza. Ecco un esempio di allunga simmetrica ed uno di allunga asimmetrica.

Un sistema molto pratico e facile da gestire è quello a scorrimento. In questo caso il tavolo è fatto con due ripiani sovrapposti in grado di scorrere l’uno sull’altro e raddoppiare la lunghezza originale. Il limite dell’allunga a scorrimento è dato dall’impossibilità di avere misure intermedie. Il tavolo deve essere completamente aperto o completamente chiuso.

Molto utilizzata, soprattutto per i tavoli dal design più classico, scelta frequente tra gli sposi degli anni ‘80 è l’apertura a libro. Facile intuire quale sia la peculiarità di questo meccanismo, grazie al quale il tavolo raddoppia la sua lunghezza aprendosi esattamente coma la pagina di un libro. Una cerniera laterale fissa i due piani sovrapposti, mentre il piano inferiore ruota sulla struttura sottostante.

Negli ultimi anni si è diffuso un sistema decisamente innovativo che ha il vantaggio di essere azionabile anche da una sola persona. Stiamo parlando dell’apertura telescopica. Questa viene applicata di solito ai tavoli rotondi o ellittici e prevede l’estrazione delle prolunghe attraverso una leva posta sotto al tavolo, che aziona dei meccanismi semi-automatici. Il tavolo Giro di Bontempi ne è un esempio.

Altre tipologie di tavoli

Esistono naturalmente altre tipologie di tavoli, molto diversi da quelli più tradizionali visti finora.

tavolo consolle

I tavoli consolle hanno usualmente una forma stretta e lunga, rettangolare. Tipicamente sono poggiati ad una parete e vengono utilizzati come semplici punti d’appoggio, grazie alle dimensioni discrete e al ristretto ingombro. Talvolta le consolle sono abbinate ad uno specchio fissato alla stessa parete di appoggio in maniera centrata rispetto al tavolo.

Il tavolo consolle è maggiormente utilizzato per l’arredamento dell’ingresso. Spesso questa parte della casa passa in secondo piano quando si fanno le prime scelte di arredo, in realtà bisognerebbe porvi maggiore attenzione considerando che questo sarà il primo ambiente che i giovani coniugi vedranno varcando la soglia di casa subito dopo il matrimonio.

Il vantaggio enorme che potenzialmente nasconde una consolle è la sua possibilità di essere allungata e trasformata in un tavolo vero e proprio. I tavoli consolle allungabili sono sempre più apprezzati e venduti proprio grazie alla loro versatilità e alla capacità di garantire un risparmio di spazio senza rinunciare alla comodità.

I modelli più evoluti riescono ad arrivare anche ai 200-300 cm partendo da un ingombro minimo. Il New Mistery di Calligaris è una dimostrazione perfetta di quanto appena detto, con la sua lunghezza variabile tra 49 e 200 cm.

Nelle case che tendono ad essere sempre più piccole non si può non prendere in considerazione un tavolo da parete. Ideale per i neo sposi metropolitani, consente un notevole risparmio in termini di spazio, soprattutto perché può essere ribaltato nei momenti di inutilizzo. La multinazionale svedese Ikea offre delle soluzioni molto innovative al riguardo, basta dare un’occhiata al tavolo Bjursta per avere un’idea più chiara.

Chi è più fortunato e dispone di un deposito dove riporre gli oggetti da recuperare in caso di necessità può scegliere i tavoli impilabili,prevalentemente di forma quadrata, come questo Tavolo Drop Infiniti Design. La leggerezza e il poco spazio occupato lo rendono un elemento d’arredo particolarmente attraente. Inoltre i tavoli impilabili, estremamente comodi e versatili, sono perfetti per chi ama le feste in giardino come ad esempio i party di addio al nubilato prima del matrimonio.

Infine meritano un cenno, delle tipologie di tavoli davvero particolari, ovvero i tavoli trasformabili. Se la tua necessità si concentra sulla versatilità e le molteplici occasioni d’uso, ecco quello che potrebbe fare per te: il bellissimo Tavolo Ugo, capace di racchiudere in se tutti i pregi e la comodità di un tavolino basso e di un tavolo quadrato allungabile.

Materiali di costruzione e stile

Il materiale con cui un tavolo è costruito e il suo stile sono caratteristiche assolutamente inseparabili.

Leggendo questa guida hai già avuto modo di iniziare a conoscere ed apprezzare i materiali di costruzione dei tavoli da esterno. Adesso cerchiamo di focalizzare l’attenzione sul modo in cui sono costruiti i tavoli da interno.

Anche in questo caso il materiale per eccellenza è il legno. Ancora oggi, nonostante le continue evoluzioni e il progresso tecnologico stiano contribuendo ad ampliare le alternative disponibili, i tavoli in legno sono i più acquistati e diffusi al mondo.

Prima di essere lavorato, il legno viene sottoposto a un processo di stagionatura utile a ridurre l’umidità intrinseca. Successivamente si fa una selezione delle parti migliori del tronco, in particolare per i tavoli costruiti in legno massiccio, in questo caso infatti si predilige la parte centrale, più dura e resistente, e si scartano le parti esterne.

È opportuno precisare che non si può parlare di legno in maniera generica, ma va fatta una distinzione tra i diversi legni impiegati.

Il noce ad esempio è adatto alle realizzazioni in legno massiccio, poiché si stratta di un legno molto duro. Il colore scuro inoltre, fa sì che sia scelto sia per la realizzazione di tavoli in stile classico e in stile vintage, che per le impiallacciature.

Sempre per le impiallacciature si utilizza anche l’acero, dalle venature più chiare e strette del noce. Anche il frassino si presenta in colori chiari; è molto apprezzato per la produzione di tavoli rustici.

Tra i colori chiari vanno ricordati anche il pino ed il faggio. Entrambi hanno delle tonalità tra il beige e il color crema. Con il faggio spesso si costruiscono sedie.

Un legno tendente ai colori scuri (tra il marrone e il rosso) è invece il mogano, preferito per la fabbricazione di tavoli shabby chic, uno stile molto usato per i matrimoni di tendenza. Il legno preferito per l’arredamento modernocontemporaneo, è invece il ciliegio, dal colore rossastro.

Parlando di arredamento moderno, dobbiamo necessariamente estendere il discorso ad altri materiali. Ad esempio l’acciaio e l’alluminio sono sue metalli molto apprezzati per lo stile moderno.

Di solito il metallo viene utilizzato per i supporti dei tavoli, siano essi gambe, una colonna centrale o altri tipi di lavorazioni particolari. Raramente lo si sceglie per il piano, perché un piano in metallo tende a graffiarsi facilmente e conferisce all’intero tavolo un aspetto quasi industriale. Il matrimonio perfetto tra materiali per un tavolo in stile moderno, si ottiene quando si abbinano le gambe in metallo ad un piano in legno, in vetro, in cristallo o in materiali plastici sintetici, ( vedi tavoli allungabili in vetro )

In questo caso si ottiene un risultato totalmente opposto. Oltre ad un piacevolissimo effetto estetico è possibile spaziare tra una molteplicità di colori e idee creative, senza dimenticare i pregi in termini di resistenza, durevolezza e costi contenuti.

Tra i materiali sintetici più comunemente usati ricordiamo il laminato plastico, un foglio ricavato dalla compressione a caldo di resine, ideale per resistenza alle abrasioni, il polipropilene; il polietilene, il policarbonato, utilizzato spesso come sostituto del vetro, e la melamina, ottima per la facilità con cui può essere sagomata.

Tra gli evergreen per la realizzazione dei piani merita una citazione il matrimonio vetro/cristallo. Questi materiali sono al secondo posto nella gerarchia delle preferenze di chi acquista un tavolo.

Il vetro ed il cristallo conferiscono un tocco di eleganza e di lucentezza senza pari, anche grazie alle trasparenze che riflettono sia i raggi solari che le luci artificiali.

I contro sono invece rappresentati dalla delicatezza e dalla fragilità di questi materiali. Le possibilità di rottura di un tavolo in vetro sono di gran lunga superiori, a causa della scarsa elasticità, della poca resistenza agli sbalzi termici ed agli urti.

Generalmente per attenuare questi problemi, il vetro subisce dei processi di lavorazione particolari, più o meno sofisticati. Il più comune è quello che rende il vetro temperato, così da aumentarne la solidità.

Considera però che più approfondite sono le lavorazioni, maggiore sarà il costo, quindi se stai organizzando il tuo matrimonio, probabilmente il budget dedicato al tavolo dovrà tener conto dei costi maggiorati. Se decidi di acquistare un tavolo con il piano in vetro, pensa bene anche all’ambiente in cui lo vuoi posizionare e al tipo di utilizzo a cui è destinato. Non è consigliabile ad esempio, scegliere questo materiale per un cameretta o per tutti i casi in cui prevedi un utilizzo prolungato da parte dei bambini.

All’estremo opposto in quanto a resistenza troviamo i piani realizzati in pietre naturali come granito e marmo. Molto belli in termini di colori, sfumature ed eleganza, questi piani hanno però anche degli svantaggi:

innanzitutto il peso elevato, che crea difficoltà qualora si voglia spostare il tavolo, in secondo luogo non prevedono quasi mai sistemi di allunga, ed infine hanno un costo decisamente sopra la media. Va precisato che negli ultimi anni sono state introdotte sul mercato delle soluzioni simili alle pietre naturali, in grado di emularne i pregi in maniera piuttosto fedele e molto più economiche.

Un tavolo in ogni stanza

Sin dall’inizio di questa guida ti stiamo ripetendo come le dimensioni delle abitazioni siano via via diminuite col passare degli anni. Nonostante ciò, questo paragrafo non deve apparirti come una forzatura.

Il termine tavolo infatti, non va necessariamente associato all’oggetto d’arredo presente in tutte le cucine o le sale da pranzo. Esistono tavoli con caratteristiche, dimensioni e funzioni differenti, che sono pensati per i vari ambienti domestici.

Con gli argomenti affrontati finora, crediamo (e speriamo) di averti chiarito le idee e fornito sufficienti indicazioni per la scelta del tuo futuro tavolo del salotto o della cucina. Se così non fosse, ti anticipiamo sin da ora che al termine della pagina potrai trovare altri piccoli suggerimenti utili. (link all’ultimo paragrafo)

Adesso però cerchiamo di fare una panoramica su tutti gli altri tavoli che si possono trovare in una casa.

tavolino da salotto

Partiamo con i tavolini da salotto. Questi tavolini sono di piccole dimensioni, di solito collocati nello spazio tra i divani e servono principalmente per poggiare tazzine, biscottiere, ceneriere, o qualsiasi altra cosa possa risultare utile mentre ci si trova comodamente seduti. Il salotto infatti, è un ambiente in cui trascorrere sia i momenti di relax coniugale, che quelli conviviali con gli amici, dove leggere un libro o guardare la televisione. In tutti questi casi avrai qualcosa tra le mani e la necessità di un punto d’appoggio. Per ragioni di comodità è opportuno che l’altezza di un tavolino da salotto sia simile a quella del divano.

Sarebbe comunque ingeneroso considerare i tavolini da salotto solo sotto l’aspetto pratico e funzionale, in quanto essi hanno anche un importantissimo ruolo estetico.

Se ben abbinati e coordinati con il tavolo e con i divani, si sposano perfettamente con il resto dell’arredamento, aggiungendo un piacevole tocco di stile alla stanza.

Quando l’ambiente è piccolo, la scelta deve ricadere su un modello ovale o rotondo, come questo Tavolino Space Tonin Casa. Non mancano però, sia soluzioni molto bizzarre e fantasiose (Tavolino Sirio tomasucci) che più semplici ed essenziali (Tavolino Qui Bontempi).

Un tavolino poco considerato, forse perché non ritenuto indispensabile, è il tavolino da bagno. In effetti questo accessorio mal si addice ai bagni dalle dimensioni ridotte, ma talvolta potrebbe offrire spunti interessanti se la grandezza della stanza dovesse consentirlo. Basti pensare all’utilità di un piano d’appoggio per tutte le riviste o i libri che sono immancabili in qualsiasi bagno che si rispetti. Ma un tavolino, o sgabello da bagno, potrebbe risultare comodissimo anche nel caso in cui fosse presente una persona anziana o un disabile in casa, possibilità che si verifica quando dopo il matrimonio si decide di abitare per un periodo con i suoceri o i genitori. Naturalmente anche in questo caso ci riferiamo ad un complemento d’arredo piuttosto piccolo, basso, dal design minimal.

Se sei una persona pigra, amante del calduccio mattutino e hai difficoltà ad abbandonare la morbidezza del tuo materasso, non preoccuparti, quello che ci vuole è un bel tavolino da letto, detto anche vassoio da letto, molto apprezzato dalle giovani coppie per una colazione romantica dopo le nozze. Questi tavolini sono costituiti da un ripiano e due comodi supporti laterali, che ne consentono l’utilizzo restando seduti. Ideati per il letto sono utilizzabili anche se si vuole consumare un pasto restando sul divano a guardare la tv. Ecco un semplicissimo modello proposto da Ikea, il tavolino Nordby.

Esiste anche una versione definita tavolino per pc, o tavolino per notebook. Differisce dal tavolino da letto perché di solito dispone di uno specifico alloggiamento per il tappetino del mouse e talvolta di un portapenne.

Un po’ in disuso ma da tenere in considerazione per chi dispone di ampi spazi e di un arredamento classico, è infine il tavolo scrittoio. Di solito posizionato in uffici o sale da pranzo, ha perso da tempo la sua componente funzionale ma conserva uno stile ed un’eleganza intramontabili.

Tavoli particolari

Sono ormai lontani i tempi in cui esisteva un solo tavolo, quello classico. Ti abbiamo già mostrato nel paragrafo precedente alcuni tavolini dalle caratteristiche molto particolari ma, sebbene gli elementi più insoliti siano quelli riferibili all’estetica, esistono tavoli con peculiarità uniche sotto molti altri punti di vista.

tavolo pallet

Ispirati ai principi di ecosostenibilità oltre che dallo stile particolare, sono i tavoli fatti con i pallet o con le botti, molto apprezzati ad esempio da chi sceglie di organizzare un matrimonio eco-sostenibile. Tante persone si dilettano nel recupero e nel riuso dei pallet con cui realizzano sia tavolini che sgabelli abbinati. A questi tavoli si possono aggiungere rotelle, vetri superiori e gambe. L’unico limite che devi porti se ti piace il “fai da te” è la tua fantasia.

Molto diffusi sono i tavoli con rotelle. È facile intuire il vantaggio di una maggior comodità negli spostamenti, ma questo non vuol dire che bisogna in automatico rinunciare alla bellezza. Questo tavolo Bontempi, ad esempio, racchiude in sé entrambe le caratteristiche. Calligaris ha creato invece la serie Blitz, dotata di sole due rotelle ma pieghevole, con la finalità dichiarata di risparmiare spazio e aumentare la versatilità.

tavoli contenitore esistono sia nella versione piccola da salotto che più grandi. Talvolta il contenitore ha solo una funzione espositiva ed è coperto da un vetro. Altre volte invece, viene inserito un contenitore per aumentare le occasioni d’uso o la praticità del tavolo. Due modelli che corrispondono esattamente a questa descrizione sono il tavolino Celinda di Tomasucci ed il tavolo Norden di Ikea.

Sempre prodotto da Ikea è il tavolo Maryd. Questo è un tavolo vassoio alto 58 cm che si presta a diversi impieghi. Potrebbe ad esempio fungere da “prolunga” quando si necessita di maggior spazio a tavola o essere trasportato nella zona living per servire il tè agli ospiti. Concettualmente simile, anche se un po’ più basso con i suoi 43 cm, è questo tavolino Tiffany, da usare generalmente nel salotto, ma pronto a diventare un tavolo da letto grazie alle sue pratiche maniglie e al vassoio incluso.

Una tipologia che si è diffusa molto negli ultimi anni è quella dei tavoli luminosi. Particolarmente apprezzati dai proprietari di locali pubblici come bar o pub, si adattano benissimo anche alle esigenze di chi ha scelto un matrimonio stravagante e un arredamento moderno per la propria casa. Sono dotati di una luce led interna che ha la funzione di creare un’atmosfera piacevole nei momenti di buio, ma anche di conferire un tocco di unicità al tavolo. Eccone alcuni esempi: tavolino Arbor Bonaldo, tavolino Tunisi illuminabile Modum, tavolino Kos illuminabile Tonin Casa.

I tavoli che non ti aspetti

Sebbene non possano essere classificati esattamente come oggetti d’arredo, una guida completa sui tavoli non può prescindere da un breve riferimento ad alcune tipologie con funzioni estremamente specifiche.

Primi tra tutti i tavoli da gioco.

tavolo da biliardo

I tavoli da gioco per eccellenza sono il tavolo da biliardo e il tavolo da ping pong. In questi casi dunque, parliamo di tavoli necessari per la pratica di discipline sportive molto conosciute e importanti. Per gli appassionati occasionali esistono comunque delle versioni ibride, un po’ borderline, che non rispettano le dimensioni regolamentari, ma sono perfette per chiunque voglia divertirsi in maniera amatoriale. Sicuramente sei già a conoscenza della possibilità di installare un set da ping pong provvisorio su un qualsiasi tavolo rettangolare, ma quello che forse no conosci è il tavolo da biliardo trasformabile, al quale basta l’aggiunta di un piano per diventare un comunissimo tavolo da pranzo.

Nell’insieme dei tavoli da gioco va inserito anche il tavolo da poker, in genere di forma ovale, ha la peculiarità di essere rivestito con un panno verde che favorisce la disposizione delle carte e delle fiches. Questo tavolo esiste anche in versione trasportabile pieghevole e storicamente causa litigi coniugali.

Molto meno adatto al divertimento, ma perfetto per il lavoro, è il tavolo da disegno. Presente praticamente in tutti gli uffici di architetti, ingegneri, nelle scuole e nelle università. Questo tavolo dispone di un piano inclinabile sul quale sono fissati dei righelli scorrevoli, indispensabili per chiunque debba realizzare disegni tecnici in fase di progettazione.

Una citazione merita infine il tavolo da lavoro, anche conosciuto come banco da lavoro. Questo deve essere molto solido proprio perché usato come piano d’appoggio su cui lavorare o poggiare attrezzi senza particolare accortezza. Per conferire stabilità e resistenza, di solito le gambe e i piani di questi tavoli sono realizzati in metallo. Talvolta il piano può anche essere molto spesso (fino a 10 cm) e fabbricato con il legno.

Scelta di un tavolo perfetto. Suggerimenti utili

Ora che sai davvero tutto, puoi apprestarti a scegliere il tuo prossimo tavolo con le idee molto più chiare.

Cercheremo adesso di fare un breve riepilogo (con l’aggiunta di qualche piccolo suggerimento extra) di tutti gli elementi da valutare per prendere una decisione ottimale, sia che tu voglia acquistare in uno shop online sia che pensi di recarti personalmente in un punto vendita.

  • La prima domanda da farsi è la seguente: mi serve un tavolo da esterno, uno da interno o un tavolo versatile da poter usare in più occasioni? Un tavolo da esterno può essere fisso, mobile, pieghevole, impilabile. Lo stesso vale per quello da interno, ma in questo caso devi sapere anche in quale stanza collocarlo. Un tavolo da cucina è diverso da un tavolo da pranzo, e ancor di più da un tavolino da salotto. Se hai dubbi dai un’occhiata a tutte le tipologie.che ti abbiamo elencato.
  • La seconda cosa da considerare sono le forme. Bada bene, abbiamo detto forme e non forma perché non ci riferiamo solo alla forma del tavolo. Sicuramente questa è importante, ma sono ugualmente importanti la forma della stanza e la forma dello spazio in cui il tavolo sarà posizionato (ricordi i tavoli sagomati?).
  • Al terzo posto di questa speciale classifica inseriamo le dimensioni, per le quali vale il discorso appena fatto circa le forme. Un tavolo sproporzionato potrebbe impedire i movimenti dei commensali o perdersi nel vuoto di una stanza troppo grande. Inoltre parlando di dimensioni, nasce un altro quesito: quante persone devono stare a tavola? La risposta a questa domanda condiziona la scelta tra tavolo fisso e allungabile (ma con quale sistema di allunga?).
  • Passiamo dunque alla scelta del materiale di costruzione. Le alternative sono tali e tante che ci si potrebbe perdere tra un’infinità di tavoli meravigliosi. Per non rischiare di commettere errori superficiali e acquistare un prodotto che “stona” nella tua abitazione, devi valutare in maniera preventiva l’arredamento di cui disponi (o che ti accingi a scegliere). L’armonia tra i vari mobili è essenziale se si vuole arredare con gusto. Una persona accorta dovrebbe considerare anche l’abbinamento tra il tavolo e il pavimento. Se la casa che hai appena affittato dopo il matrimonio ha un pavimento in cotto, forse un tavolo moderno non è esattamente l’ideale.
  • Altra cosa importantissima è la scelta del punto focale della stanza, perché intorno a questo punto sarà organizzata la disposizione dei mobili. Un buon punto focale potrebbe essere ad esempio il camino, la televisione o un bel panorama visibile dalla finestra.
  • Non c’è tavolo senza sedie. L’abbinamento delle sedie al tavolo non è da sottovalutare. Sebbene si possa lasciare libero sfogo alla fantasia, anche le scelte più eclettiche vanno fatte con gusto e tenendo in considerazione l’arredamento della casa. Non esistono regole precise che ti obbligano a scegliere una determinata tipologia di sedie piuttosto che un’altra, ma considera che sono sempre più frequenti i casi in cui si opta per delle sedie tutte diverse da abbinare ad un unico tavolo. Ovviamente il buon senso e soprattutto il buon gusto suggeriscono di non scegliere ad esempio una panca vintage in legno, per un tavolo in cristallo, così come sarebbe opportuno evitare delle sedie in acciaio o in cuoio se il tuo tavolo ha uno stile shabby chic.
  • Vogliamo dedicare una riflessione finale alla biancheria da tavola che rientra nel famoso corredo per il matrimonio, quindi tovaglie e tovaglioli. Se possibile, fai in modo che questi accessori non siano lasciati al caso, come troppo spesso avviene. Il tavolo ha una forma e delle dimensioni specifiche, di conseguenza devi prevedere l’acquisto di tovaglie in linea con queste caratteristiche. Le soluzioni di ripiego potrebbero impoverire la bellezza e lo stile del tuo bellissimo tavolo nuovo!

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